Oggi ho deciso di rispolverare i ricordi e raccontarvi del mio viaggio nella bella Spagna.
Torniamo indietro di qualche anno e andiamo nel lontano 2008 quando ancora esistevano i rullini fotografici. (Caspita sono già passati 6 anni…sto invecchiando velocemente!).
Sono le ore 06:00 del mattino e dopo le infinite e inelencabili raccomandazioni di mammà prendo la mia bella valigia per salire a bordo di un pullman che ci avrebbe portato all’aeroporto di Roma Ciampino. Superate con successo le prove peso-forma della mia valigia saliamo finalmente a bordo dell’aereo alla scoperta della penisola iberica. Destinazione Valencia!
Non vi nego l’adrenalina durante il volo, d’altra parte era il mio primo viaggio a bordo di un volatile ed è anche noto che a 17 anni tutto è adrenalinico! Dopo circa 4 ore con la testa tra le nuvole una voce dice: “Señoras y señores bienvenidos a Valencia”. I nostri occhi brillavano!
Usciti dall’aeroporto la prima cosa che si fa a 17 anni secondo voi cos’è?! Non pensate male…si chiama mammà per avvisarla che il volatile non è precipitato! Il trasferimento però non finisce qui, continua su ruote. Dovevamo raggiungere le famiglie che ci avrebbero adottato per qualche giorno.
Alle presentazioni di rito e all’abbandono della compagna di viaggio (la valigia), la padrona di casa ci dice entusiasta che, per darci il benvenuto e farci sentire a casa, aveva preparato la pasta italiana! Tralasciamo la descrizione del piatto…apprezziamo la volontà!
Ovviamente prima di andare a dormire avverti mammà che chi ti ospita non è un serial killer o perlomeno non sembra.
Inizia un nuovo giorno…e come potrebbe iniziare se non andando a scuola?! Esatto! Con la merenda in saccoccia (questa sì che era buona…panino con chorizo, tipico salame spagnolo: la fine del mondo!) si va a scuola, in una vera scuola spagnola.
Suona la campanella, finalmente inizia il tour nella bella Valencia!
Prima tappa El Micale, campanile della cattedrale di Valencia. Da questo campanile è possibile vedere il panorama dell’intera città, che vi assicuro sembra immensa, ma per salirci è necessario dotarsi di pazienza. Sulla scala si adotta infatti, il senso unico alternato con un semaforo ad hoc!
Continuiamo passeggiando per la città ed entriamo nella Plaza de Toros. Un toreador si allena, a sera ci sarebbe stata una corrida. Bella architettura ma brutte emozioni.
Siamo a Valencia, dunque come non parlarvi della Ciudad de las Artes y de las Ciencias. Voi direte : che esagerati questi spagnoli a chiamare un rione “città”. Beh, vi posso assicurare che solcando i cancelli vi sembrerà davvero si essere in un’altra città. Sembra un pò il prototipo di una città del futuro che vi lascerà esterrefatti. Al suo interno vi sono quattro principali edifici:
- Hemisfèric: che con la forma di un grande occhio fonde le emozioni di un planetario con immagini cinematografiche;
- Museo de las Ciencias: la cui forma architettonica vuole farlo assomigliare ad un gigantesco dinosauro nelle cui membra si svolgono esposizioni e mostre a scopo scientifico;
- Oceanogràfic: il più grande parco marino in Europa. Con i suoi quasi 10 ettari di superficie accoglie numerosi specie di pesci e mammiferi d’acqua e potrete assistere ad una spettacolo di delfini;
- Palacio de las Artes: che, caratterizzato da ascensori che portano i turisti su diversi livelli, ospita rappresentazioni artistiche e spettacoli.
A queste fatemi aggiungere l’ Umbracle, una terrazza panoramica lunga più di 300 metri affiancata da diverse specie floreali. Una vera goduria per gli occhi.
Siete amanti del mare e della natura? Tranquilli ce n’è in abbondanza anche per voi!
Valencia, infatti, a pochissimi chilometri dal centro cittadino offre un’enorme spiaggia con una lunghissima distesa di sabbia: non per niente una delle sue principali spiagge urbane prende il nome di Las Arenas, sabbia appunto.
Se invece siete amanti della quieta ed incontaminata natura vi consiglio un giro in barca nella laguna dell’Albufera.
Distante una quindicina di chilometri dal centro, vi regalerà magnifici tramonti e il piacere di conoscere diverse specie di volatili. Poco distante da lì c’è una piccolissima cittadina con un ristorante dove vi verrà servita la più buona paella mai mangia. Già, perché si narra che la paella sia proprio nata all’Albufera!
Il viaggio purtroppo è finito…ma non vi dico quanta felicità ha provato mammà nel rivedermi sana e salva!
Chicchi di curiosità: se dal 1° al 19 Marzo vi trovate a passare da Valencia fate un salto alla festa de Las Fallas in onore di San Giuseppe, patrono dei falegnami. Ma è nell’ultima settimana, in particolare dal 15, che la festa entra nel vivo. Le oltre 400 statue (o fallas) fatte in legno e materiale combustibile, potranno essere ammirate per poi concludere il 19 con La Crèma che annuncia l’arrivo del fuoco. Las Fallas vengono, infatti, bruciate ad eccezione del monumento vincitore che verrà bruciato mezz’ora dopo le altre.
¡ Hasta la vista!
Anche tu come me rispolveri l’album dei ricordi e trasmetti nei tuoi post l’entusiasmo di una vacanza vissuta. Ciaoo Bea Bello il tuo post!
Ciao Bea, ti ringrazio! 🙂
Sicuramente un bel viaggio da provare, a parte qualche piccolo obbligo familiare (vedi telefonate alla mamma), non sono mai stato in Spagna e spero di andarci quest’anno, terrò a mente i tuoi consigli e le tue esperienze.
Have a nice trip
Ciaoooo
L’ha ribloggato su Destinationapuliae ha commentato:
Un bel viaggio in Spagna descritto dal blog Chicchintour, vi consiglio di leggerlo attentamente.
Allora, prossimo viaggio Spagna?
Ciao Michele! Almeno un viaggio in Spagna é d’obbligo. T’innamorerai del calore, della generosità e della simpatia degli abitanti! Vedrai che al primo seguiranno altri viaggi spagnoleggianti 😛